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Gomoku - PerGioco.net

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Gomoku

Giochi > Giochi di tavoliere astratti > G-H > G > Gomoku
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Introduzione
Il Gomoku (o anche Go-moku) è un gioco tradizionale giapponese, solo lontanamente imparentato col gioco del Go (di cui utilizza tavoliere e pedine); le sue regole, infatti, sono differenti e molto più semplici. Viene anche chiamato Gobang o Cinque in Fila (Five in a Row nei paesi anglosassoni) e si può giocare anche su tavolieri più piccoli (15x15, ad esempio) ed anche come gioco di carta e matita. Il termine "gomoku" deriva da quello giapponese “gomokunarabe” che significa letteralmente "allineamento di cinque pedine".
Secondo R.C. Bell (vd. Board and Table Games from Many Civilizations), il Gomoku sarebbe giocato "principalmente da bambini, donne, e turisti occidentali". Non esistono indicazioni storiche molto precise su questo gioco, ma è molto probabile che il Gomoku si sia sviluppato nello stesso periodo in cui il Go è stato introdotto in Giappone, e quindi a partire dall'VIII secolo d.C., ed in particolare nel periodo Heian (784-1185). Il gioco, però, potrebbe essere molto più antico: alcune fonti parlano di meccanismi simili a quelli del Gomoku riscontrati in giochi diffusi in Cina almeno 2000 anni prima di Cristo; ci sono tracce di regole molto simili anche nell'antica Grecia e nell'America precolombiana. Un gioco molto simile al Gomoku, denominato Kakugo (che significa più o meno "cinque passi" in giapponese), viene descritto in un'opera del 100 d.C. Sembra che nel diciottesimo secolo ogni giapponese ne conoscesse le regole. Il primo volume su questo gioco, ancora chiamato Kakugo, appare nel 1858.
Il Gomoku è un classico gioco di allineamento, come il Filetto o il moderno Forza 4, ed ha anche una variante più complessa, detta Renju; per tale motivo viene spesso citato con questo nome. Il Renju viene introdotto in Europa attorno al 1885 e diviene noto in Inghilterra con il nome di Spoil Five: in questa variante le pedine vengono giocate nelle caselle anziché negli incroci. Nello stesso periodo viene usato anche il nome di Gobang, che deriva da goban (tavoliere per il Go), che a sua volta deriverebbe dal cinese k'i pan ("scacchiera").
Vi sono molti altri giochi, anche moderni, in qualche modo ispirati o correlati al Gomoku: fra questi citiamo il Forza 4 ed il Pente e le sue numerose varianti. Negli anni '20 del secolo scorso vengono pubblicate versioni del Gomoku per 3 o 4 giocatori: fra queste citiamo Pegity e Quintro.
Gomoku
Figura 1
Gomoku
Figura 2
Gomoku
Gomoku
Figura 3
Figura 4
Gomoku
Gomoku
Figura 5
Figura 6
Gomoku
Gomoku
Figura 7
Figura 8
Come si gioca
Il gioco è composto da un tavoliere 19x19, per un totale di 361 intersezioni, e da un certo numero di pedine bianche e nere (si possono utilizzare tavoliere e pedine del Go). Le pedine si posizionano negli incroci e non nelle caselle.
Si gioca in due. La posizione iniziale è quella riprodotta in figura 1 (tavoliere vuoto). Inizia il Nero. I giocatori giocano a turno. Ogni giocatore ha una sola mossa per ciascun turno.
La mossa consiste nel posizionare una nuova pedina del proprio colore in una qualsiasi intersezione libera del tavoliere.
Le pedine, una volta giocate, non possono muovere, né essere rimosse dal tavoliere. In questo gioco non esiste la cattura.
L'obiettivo del gioco è quello di creare per primi una fila ininterrotta di esattamente cinque pedine del proprio colore; questo allineamento può essere orizzontale, verticale o diagonale, e non può essere lungo un percorso spezzato. File di 6 o più pedine non contano per la vittoria.
Quando un giocatore realizza la fila di cinque pedine la partita ha termine anche se rimangono ancora altre pedine a disposizione dei giocatori.
In questo gioco chi inizia ha un leggero vantaggio sull'avversario: è quindi preferibile giocare un numero pari di partite alternando la prima mossa iniziale, in modo che nessun giocatore sia avvantaggiato.
Esempio:
in figura 2 il Bianco gioca una pedina in k6 e vince alla mossa successiva; infatti il Nero non può impedire che il Bianco muova in una delle caselle vincenti: h6 e m6.

Regole opzionali e Varianti
Regole opzionali
Queste regole possono essere aggiunte a quelle standard con un accordo preliminare tra i giocatori.
Doppio Tre
Questa regola vieta la formazione simultanea di due file aperte composte da tre pedine proprie. Le file aperte sono file non bloccate da pedine avversarie alle due estremità. In figura 3 il Nero non può giocare nel punto 1 perchè in tal modo formerebbe due file aperte. In figura 4, invece, il Nero può giocare nel punto 1 perchè la fila orizzontale è chiusa (bloccata da una pedina avversaria).
Doppia Pedina in Risposta al Doppio Tre
Questa regola, alternativa a quella del Doppio Tre, consente al giocatore che ha appena subito un Doppio Tre di collocare non una ma due pedine al turno successivo.
Doppio Quattro
Questa regola vieta la formazione simultanea di due file aperte o chiuse di quattro proprie pedine. Nelle figure 5 e 6 il Nero non può giocare nel punto 1.
Gomoku Scambio
Questa regola consente di annullare il vantaggio del giocatore che fa la prima mossa. Il Nero, che inizia la partita, colloca sul tavoliere due pedine del proprio colore ed una pedina del colore avversario. L'avversario può scegliere di continuare la partita normalmente e collocare quindi una propria pedina, oppure può scegliere i cambiare i colori e proseguire quindi la partita con le pedine nere: in quest'ultimo caso il giocatore che prima era Nero diventa Bianco e prosegue quindi la partita collocando una pedina bianca sul tavoliere. La partita prosegue poi normalmente.
Gomoku Pro
Anche questa regola, alternativa a quella di Scambio, consente di annullare il vantaggio del Nero. Alla sua prima mossa il Nero deve collocare la propria pedina esattamente al centro del tavoliere; il Bianco gioca dove vuole; alla sua seconda mossa il Nero deve giocare ad almeno tre intersezioni di distanza dall'intersezione centrale (vd. figura 7). Poi la partita prosegue normalmente.
Varianti
Variante Stile Libero
In questa variante, ferme restando le regole base, l'obiettivo è creare una fila ininterrotta di almeno cinque pedine del proprio colore. Nel Gomoku standard, invece, l'obiettivo è allineare esattamente cinque pedine del proprio colore.
Variante 15x15
Ferme restando le regole base, si gioca su un tavoliere 15x15 intersezioni (vedi figura 8).
Variante Omok
Questa variante, molto popolare in Corea, si gioca con le regole standard e si sviluppa sul classico tavoliere 19x19. Non viene utilizzata la regola del Doppio Tre.
Variante Caro
In questa variante, nota anche come Gomoku+ e molto popolare in Vietnam, l'obiettivo è creare per primi una fila ininterrotta di esattamente cinque pedine del proprio colore, non bloccata da pedine avversarie ad entrambe le estremità.
Variante Murray
In questa variante brevemente descritta da H.J.R. Murray nel volume A History of Board Games Other Than Chess (1951) il gioco si sviluppa in due fasi: nella prima vengono collocate a turno le pedine a disposizione di ciascun giocatore (il loro numero è concordato prima di cominciare a giocare); nella seconda fase è possibile muovere le proprie pedine nelle caselle ortogonalmente adiacenti.
Secondo il Murray, che non cita altre varianti di gioco, il Gomoku avrebbe pertanto dei punti di contatto con il Mulino, e sarebbe molto simile al Checkers Gomoku. R.C. Bell (Board and Table Games from Many Civilizations, 1960) ignora del tutto questa variante, che viene invece ripresa da David Parlett (The Oxford History of Board Games, 1999). L'impressione è che il Murray ed il Parlett confondano il Gomoku con l'Hasami Shogi, o meglio, con una variante che si chiama Dai Hasami Shogi, che può talvolta essere giocata con l'obiettivo aggiuntivo di realizzare un allineamento di cinque pedine.
Ultimo aggiornamento: 11/05/2025
© Marino Carpignano 2002-2025
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